Dopo il successo di Torino Wine Week nata per promuovere la diffusione di una cultura del bere consapevole e per valorizzare il patrimonio turistico della città di Torino e del Piemonte,
il vino Orosia DOCG Biologico sarà presente anche per la 2^ edizione ENOWEEK 2023
al GIARDINO delle ROSE, all’interno dello splendido Castello Reale di Moncalieri (TO),
Il vino Orosia, meraviglioso Erbaluce di Caluso Orosia DOCG è stato scelto “La Cuisine de Marina Miroglio” insieme allo chef Massimo Mori a Parigi per la presentazione del gustoso piatto “Riso alla pilota”, un antichissimo piatto popolare mantovano della Lombardia.
Il vino Orosia da qualche anno è certificato Biologico ed è stato premiato al TORINO DOC 2021-2022
Le uve vengono coltivate su terrazzamenti di uno dei tratti dell’anfiteatro di Bollengo, lungo la Via Francigena, in Piemonte, nei pressi della seicentesca chiesa di Sant’Orosia, protettrice delle vigne.
Le bottiglie del vino “OROSIA “ DOCG CERTIFICATOBIOLOGICO sono vinificate dall’azienda agricola Cieck dal nostro mitico e referente Remo Falconieri.
Oggi 15 marzo 2023 un bellissimo articolo della Sentinella di Lydia Massa.
<A 90 anni il fondatore del Cieck di San Giorgio Remo Falconieri presenta un sistema di allevamento a spalliera per la vite.
Eureka! L’Archimede delle bollicine inventa un modo per produrre più uva
L’INVENZIONE _SAN GIORGIO CANAVESE
L’invenzione di Remo Falconieri è già utilizzata nei vigneti dell’azienda vitivinicola Cieck, diffusi nelle colline tra San Giorgio Canavese ed Agliè, ma la presentazione al grande pubblico di un nuovo sistema di allevamento a spalliera per la vite, si è tenuta lo scorso giovedì in occasione di un convegno tecnico organizzato da Confagricoltura.
Remo Falconieri alla soglia dei 90 anni, ben portati, del resto può vantarsi a buona ragione di essere tra i principali artefici dello sviluppo dell’Erbaluce e del suo ingresso nell’olimpo dei grandi vini bianchi italiani. Un pioniere della spumantizzazione dell’Erbaluce Dall’Olivetti di Ivrea, dove lavorava come progettista, alla viticoltura quello di Remo è stato un lungo cammino virtuoso che l’ha visto per molti anni al timone della Federazione dei Consorzi di tutela del vino doc. Carlin Petrini, fondatore di Slow food l’ha definito “ l’Archimede delle bollicine”.
«Un personaggio che, come il territorio Canavesano, -dice il sindaco di San Giorgio canavese, Andrea Zanusso – merita di essere conosciuto perché è una risorsa capace di stupire, senza finzione e con umiltà”
Ma Remo lei e un genio. “Semplicemente sono una persona, che come altri in Canavese, si è rimboccato le maniche per far crescere il territorio.Quando ero all’Olivetti, nella squadra dell’ingegner Perotto, avevo inventato la prima macchina da scrivere con la cosiddetta “margherita” segnando il passaggio dalla meccanica all’elettronica.
Ed ora ha brevettato il doppio filare modello Cieck. “Per spiegarlo ad un pubblico di addetti ai lavori ho voluto l’enologo Giampiero Gerbi. Il mio sistema rispetto alle tradizionali forme di coltivazioni utilizzate in zona, in estrema sintesi, permette una produzione quantitativamente più importante di uva e la riduzione dell’accumulo di umidità sotto chioma. Sono in corso sperimentazioni per verificare anche i vantaggi che possono essere rilevati sull’aspetto prettamente enologico e che sembrano riguardare molti parametri presi in considerazione tra cui il tenore zuccherino delle uve, l’alcol e l’acidità totale. L’innovazione è fondamentale per poter crescere. La nuova cantina l’abbiamo costruita in una logica green: abbiamo pannelli solari per la produzione di acqua calda, un impianto di fitodepurazione per il trattamento delle acque reflue in cantina, il riciclo dell’acqua piovana per il riutilizzo in cantina nella pulizia dei mezzi agricoli.
Cosa ci insegna il passato alla luce della sua grande esperienza? “L’azienda agricola l’ho fondata nel 1985 nella frazione San Grato di Agliè, dopo aver lasciato l’Olivetti e aver viaggiato in Francia, convinto della grande potenzialità dell’enologia canavesana e soprattutto del passito. Mi sono concentrato su vitigni chestavano scomparendo, presenti 60 anni fa nel territorio del canavese, e quelli che sono sopravvissuti come, per esempio, in Neretto di San Giorgio e l’Erbaluce. Ci ho creduto e ho investito nella ricerca, nell’affinamento in cantina, affidatomi ad esperti enologi. Senza trascurare l’importante aspetto della promozione che ho condotto durante gli anni in cui ho presieduto il Consorzio di tutela dei vini doc Caluso, Canavese e Carema fino alla nascita dell’enoteca regionale dei vini della provincia di Torino nelle seicentesche cantine di palazzo Valperga e Caluso”.
Diceva nel 2007 Remo Falconieri, pluripremiato per molti dei vini prodotti dalla sua azienda, tra cui spicca il passito: “Il nostro consorzio è piccolo, ma una storia antica,Ha iniziato a tutelare l’identità territoriale e la denominazione d’origine dell’Erbaluce ancor prima che le leggi istituissero le doc. Il nostro è un mondo molto unito perché la viticoltura nel Canavese prima che un mestiere è una passione e la volontà di continuare una tradizione secolare. Per noi quindi il riferimento del vino: sono secoli che rappresentiamo e valorizziamo un ambiente e un paesaggio che fanno parte della letteratura e della storia”>
“dedicato a chi cerca Oro, il meglio di noi e di chi ci circonda”
Ieri sera 3 novembre, in via Po alla “CORTE DEI MINIMI” di Torino, sotto la pioggia, nel cortile, in una tenda, una serata piacevolissima, per la degustazione del vino OROSIA Erbaluce di Caluso DOCG Biologico Certificato CCPB
La serata è stata organizzata da Portici Divini per valorizzare i portici di Torino e far conoscere meglio i vini della provincia di Torino ed in particolare le eccellenze vinicole della guida Torino Doc, (selezione enologica della Camera di commercio di Torino).
L’Azienda agricola OSCAR di Roffino Stefania, giovane realtà certificata biologica operante in Albiano d’Ivrea (To), ha inaugurato oggi la sua “Agribottega” nella splendida cornice del Ricetto medievale di Candelo (Biella), prima rua, di fronte alla casa del Principe.
Da oggi, in una suggestiva piccola cantina del XV secolo, potrete trovare le produzioni biologiche ed a denominazione di origine del Canavese e del Biellese: farine, riso, prodotti da forno, conserve di frutta, di fiori, di erbe spontanee e di verdure, vini autoctoni, spumanti e grappe, prodotti dell’elicicoltura, preparazioni a base di lavanda ed altre piccole cose.
Un allestimento eclettico che ospita prodotti agricoli accanto a libri e manuali, per ribadire che oggi più che mai è importante diffondere la “cultura del cibo”, dove Stefania e papà Paolo vi attendono tutte le domeniche ed in occasione degli eventi del borgo medievale, dalle 9,30 alle 18.
L’azienda agricola OSCAR è stata proclamata “Eccellenza della Serra” nel 2018, “Oscar Green regionale per la sostenibilità” nel 2019 e “Maestro del Gusto” Slow Food nel 2021. Certificata biologica sull’intera superficie aziendale, adotta le pratiche della coltivazione simbiotica, dell’AOR (Agricoltura Organica Rigenerativa) e del KNF (Korean Natural Farming).
In occasione del Programma Erasmus che promuove incontri di giovani dai 18 ai 30 anni di tutta Europa, il progetto Orosia di Bollengo dal 21 al 30 agosto ha ospitato 24 ragazzi e ragazze provenienti da Italia, Spagna e Olanda.
Tema centrale dell’iniziativa è la cooperazione internazionale: “Let’s Cooperate – The Way for an Inclusive and Sustainable International Cooperation”.
Il progetto Alma De Colores ha ispirato l’attività dell’incontro. Con i partners l’associazione spagnola Las Niñas del Tul e quella olandese Libertà Care ed il COE.
Per l’accoglienza il prato è stato allestito con tende, bagni innovativi prefabbricati per esterni e alcuni spazi ricreativi per la cucina di casa Magnolia.
E’stata un’esperienza costruttiva, non solo per gli adolescenti. È stato bello sentire giovani voci di lingue diverse, risate scoppiettanti. I vari momenti di gioco, di lavori nel bosco, nella vigna e con gli animali. Ma soprattutto i grandi cerchi di riflessione e dialogo sul percorso del quotidiano, del confronto, sulle tematiche ambientali e di cooperazione.
Grande attenzione per l’intervento di Patrizia Saccà, atleta paraolimpica di ping-pong, che ha presentato il suo libro “Yoga a raggi liberi”: pratica Yoga adatta anche per posizioni da seduti.